Gli effetti della caffeina sull’organismo

Gli effetti della caffeina, uno stimolante naturale

Il caffè non è solamente una bevanda apprezzata per i suoi sapori e profumi, ma anche per via delle sue proprietà stimolanti. In essa sono infatti contenute elevate quantità di caffeina, una sostanza ad effetto eccitante che determina nell’organismo reazioni molto particolari.

Sembra che l’effetto energizzante del caffè sia stato scoperto per la prima volta, e in modo del tutto casuale, dagli abitanti della zona nordorientale dell’Etiopia.

Da allora il caffè è apprezzato per via di queste sue proprietà, e tutti sappiamo quanto bere un caffè possa aiutare a rimanere svegli e concentrati ad esempio mentre si lavora o si studia.

Ma non solo: nel caffè sarebbe presente anche una sostanza (non ancora identificata), in grado di incrementare la produzione di adrenalina e cortisone, due ormoni dall’effetto stimolante la cui azione andrebbe a sommarsi a quella della caffeina.

L’azione stimolante della caffeina

La caffeina è una sostanza che va ad influenzare direttamente il sistema nervoso centrale, e i suoi effetti dipendono non solamente dalle quantità assunte ma anche dalla sensibilità individuale e dal peso corporeo della persona.

In genere questa molecola eccitante inizia a dare i suoi effetti entro un’ora dall’assunzione, per poi essere smaltita dal metabolismo nel giro di circa cinque ore.

Chi deve stare sveglio la notte, ad esempio per turni di lavoro, può trarre grande giovamento dagli effetti della caffeina, perché questa aiuta a mitigare la stanchezza e ad allontanare il sonno, anche se in seguito può causare difficoltà ad addormentarsi.

Negli atleti la caffeina può migliorare le performance fisiche, lo scatto e la resistenza, ed è proprio per questo che tale sostanza a dosi elevate viene considerata doping.

Il contenuto di caffeina nelle diverse tipologie di caffè

Tra i fattori che influenzano maggiormente gli effetti del caffè sull’organismo vi è il modo in cui lo si prepara. Vale infatti il principio che, all’aumentare del tempo di contatto tra acqua bollente e caffè, più elevate sono le quantità di sostanza eccitante estratte.

Per questo motivo una tazza di caffè americano, per quanto possa apparire annacquato, contiene molta più caffeina (120-140 mg) di un caffè preparato con la moka (80-130 mg), che a sua volta è più “forte” di un espresso consumato al bar (circa 40-80 mg).

Anche un cappuccino contiene buone quantità di caffeina (70-80 mg), mentre per il decaffeinato le concentrazioni sono quasi trascurabili (meno di 5 mg).

A tal proposito bisogna ricordare che anche la varietà di caffè influenza in modo significativo il contenuto di sostanze eccitanti della bevanda: l’Arabica contiene infatti circa la metà della caffeina rispetto alla Robusta.

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